mercoledì 26 settembre 2012

Sull'etica del riciclo. Porta vasi di recupero


Ieri sera, nei miei pensieri pre-sonno, riflettevo sul “riciclo creativo”.
Mi sono chiesta se, forse, questa formula ormai inflazionata, non sia divenuta il paravento di una moda/mania di usare oggetti non convenzionali per fare cose convenzionali. Mi spiego. Molto spesso guardando gli oggetti di riciclo creativo in rete mi sorprendo della precisione della fattura, del buonissimo stato dei materiali, della perfetta coincidenza dei colori, dei dettagli. Tutti pregi, certo. Ma se si tratta di riciclo non me lo spiego, qualcosa non torna. Ho l’impressione che in alcuni casi (non penso a nessuno in particolare, giuro!) il riciclo venga prima dell’uso, e questa è una contraddizione logica. Il ri-ciclo non presupporrebbe che sia già avvenuto il primo ciclo? Che il bottone sia stato un po’ di tempo nell’asola di una camicia, che il tappo di sughero sia impregnato di buon vino, che l’alluminio abbia cotto una bella lasagna in forno, che i bulloni siano stati sporchi di grasso nella loro precedente vita? Se non fosse così allora il beneamato riciclo creativo, rischierebbe di fare più male che bene... e sarebbe davvero un peccato!
Voi che ne pensate?


Intanto pubblico una cosetta che ho fatto in primavera per il terrazzo. Si tratta un “porta vaso da ringhiera con recupero di acqua di scolo”... un titolo un po’ lungo che già spiega tutto. La bottiglia grande conteneva 5 litri di olio (è stato necessario tagliare il fondo), mentre quella piccolina sotto è di un probiotico (precedentemente bucherellato sul fondo): si sono incastrate perfettamente, senza bisogno di usare alcun tipo di colla. Poi sono stati sufficienti 2 fascette per fermare il tutto alla ringhiera (facendo attenzione a far coincidere il vaso sottostante!). 
Il riciclo di acqua è assicurato!!! 




Mentre lui, prima di essere il "porta edera", era un contenitore di olive che mi ha messo da parte la mia fruttivendola. 






13 commenti:

  1. ho fatto anch'io tante volte lo stesso pensiero, mi pare errato anche parlare di riciclo, in realtà meglio sarebbe definire riutilizzo. Il riciclo è legato alla trasformazione della materia prima per rimetterla in circolo utilizzandola per la produzione di nuovi prodotti senza impoverire e inquinare ulteriormente.
    Una cosa che mi stupisce molto, è che vengono spesso usati/riutilizzati materiali diversi che vengono tranquillamente assemblati fra loro con vari tipi di colla...cosa che rende difficile o impossibile, in futuro, smaltire correttamente nella differenziata il manufatto, peggiorando anziché migliorare, la situazione

    è sempre un piacere per me passare di qui

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  2. Come ti capisco. A volte mi ritrovo a pensare, ma la mia maglia, piuttosto che scatola o altro non è così bella come quella in foto su quel sito. Solitamente, mi convinco che sono io che faccio foto scarse e allora sembra tutto bruttino. Comunque condivido il tuo pensiero e quello di Daniela che ha commentato prima di me, soprattutto per quanto riguarda l'uso delle colle. Solitamente, quando riciclo qualcosa mi sforzo di pensare anche al suo futuro smaltimento, altrimenti non sarebbe di nessun aiuto per l'ambiente. Comunque, geniale l'idea del “porta vaso da ringhiera con recupero di acqua di scolo”. A presto!

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  3. Un idea da brevettare la tua!
    Utile anche per non far cadere l'acqua in testa ai passanti, come spesso succede quando si annaffiano le piante in balcone :DDDDD
    Perfettamente d'accordo sull'etica del recupero, che deve essere un vero recupero. Acquistare un finto oggetto di recupero per poi invecchiarlo con prodotti chimici e dargli l'aspetto vissuto ...è veramente un danno per l'ambiente e il portafogli!!

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  4. Avevo trascurato l'aspetto delle colle, che è pure importante. Io stessa ho utilizzato spesso colle istantanee. Forse l'opzione migliore sarebbe la colla a caldo, che tirando un po' si stacca (vantaggio e svantaggio). E poi è verissimo che anche l'oggetto più bello e interessante del mondo finisce, prima o poi, per stancarci e questo ci obbliga a pensare al suo possibile smaltimento!
    Grazie per essere passate e per aver condiviso il mio pensiero.

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  5. Stesso tuo pensiero. Ma non l'ho fatto guardando creazioni di blog vari. Mi è venuto da pensarlo su oggetti griffati che dicono essere fatti con meteriali riciclati. A volte ho qualche dubbio.

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  6. condivido in pieno quello che dicono Daniela e Fusilla creativa! Si dovrebbe sempre parlare di recupero creativo!!
    si è vero Tanika quello che scrivi... la cosa più fastidiosa è che è diventato tutto una moda... chi non recupera più oggi come oggi???

    e se fosse la cultura che cambia andrebbe benissimo... ma ho i miei dubbi!! E poi che senso ha recuperare materiale vecchio e usato se poi non usiamo quello che abbiamo ri-fatto? non ridiventa immediatamente materiale da ributtare???
    su fb stiamo pensando di fare un manifesto del riuso condividendo con chi vuole partecipare!! Chi ci sta?ecco l'indirizzo.... https://www.facebook.com/groups/473661122665014/?ref=ts&fref=ts
    ciao Clod

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    1. Clod, anche io ho i miei dubbi sul cambiamento culturale, cioè sul fatto che sia già avvenuto (contrariamente alle apparenze). Ma forse qualcosa di muove, forse qualche coscienza si è già svegliata, e ci fa ben sperare che se ne sveglino altre. Per il manifesto ci sto, che devo fare per entrare?
      Ciao tania

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  7. inutile dire che la penso allo stesso modo... :))

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    1. Non è inutile per me sapere che un mio pensiero è condiviso, è come se contasse di più :)

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  8. Brava per il tuo testo, anche perchè alcune volte la gente ha paura di criticare delle attività che hanno un'apparenza di perfezione e utilità sociale che la gente non vuole mettere in dubbio, e la mancanza di autocritica è sempre molto pericolosa.
    Sono d'accordo anche col fatto che la grande sfida per la ricreazione e il riciclaggio è quello del prammatismo: il risultato di questa attività deve avverarsi utile, anche nella sua inutilità (per gli oggetti decorativi) perchè non diventi una semplice questione di trasformare gli scarti in altri scarti.
    Coraggio, riciclosi!!!

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  9. Quanto hai ragione! Molto spesso si confonde il riciclo con il riuso o recupero di materiali (magari poveri), per dar loro una diversa destinazione d'uso. Ma il riciclo è riciclo e basta e si tratta come hai ben detto di un 2° ciclo di vita!
    Hai fatto bene a sottolineare!

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